
Che cosa sono gli amminoacidi ramificati?
Gli amminoacidi ramificati è un gruppo costituito, in prevalenza, da tre amminoacidi essenziali. Questi sono, in particolare: Leucina, L-Isoleucina e L-Valina.
Questi tre amminoacidi essenziali infatti si contraddistinguono per la presenza, in tutti e tre i casi, di una catena ramificata laterale.
Questi tre amminoacidi infatti, come avremo sicuramente modo di apprendere in modo più specifico ed approfondito in seguito, sono in grado, grazie alle loro particolare caratteristiche, di risultare particolarmente funzionali al fine di garantire una buona stimolazione della sintesi proteica.
Gli amminoacidi ramificati BCAA infatti non sono presenti solo negli integratori, ma anche, nel cibo solido, vero. Per completezza di di informazione infatti bisogna ricordare che negli integratori questa particolare tipologia di nutrienti è particolarmente biodisponibile, ed è presente in una forma particolarmente isolata. In questo modo, il loro assorbimento e relativo trasporto all’interno dei muscoli, viene particolarmente semplificato ed incoraggiato. Negli alimenti solidi, integri, completi, questo genere di nutriente è contenuto, in modo significativo, in quasi tutte le carni, nel latte, nel pesce, e nelle uova; insomma, in tutti gli alimenti di origine animale.
Nel mondo vegetale questa forma di nutriente è presente trasversalmente, in tutti i legumi, anche se, in quantità minore. Una piccola curiosità: le proteine isolate di piselli contengono, in media, una quantità di proteine che è uguale( se non in alcuni casi superiore) a quella che viene garantita da altre proteine in polvere, come le whey ad esempio.
Insomma gli amminoacidi ramificati BCAA non sono altro che degli amminoacidi che, grazie alla loro particolare struttura, sono pario la mente utili ai fini plastici, come avremo senza dubbio modo di approfondire nel aratro successivo.
A che cosa servono gli amminoacidi ramificati BCAA?
Gli amminoacidi ramificati BCAA svolgono numerosi funzioni essenziali all’interno dell’organismo, una più importante dell’altra.
Gli amminoacidi ramificati BCAA ricoprono un ruolo essenziale nella cura, e nel trattamento, di numerose patologie rivelandosi, in definitiva, come un vero e proprio farmaco in alcuni casi.
Il loro utilizzo inoltre, abbastanza di frequente, viene anche indicato per permettere la prevenzione di alcune patologie, grazie appunto alla funzione che sono in grado di svolgere questi nutrienti su alcuni meccanismi biochimici. Il loro campo di maggiore applicazione tuttavia rimane comunque sempre quello sportivo.
Nel corso degli ultimi anni infatti sono state portare a termine numerose ricerche, ciascuna delle quali si è posta, come obbiettivo, quello di dimostrare la loro efficacia nella stimolazione delle sintesi proteica, con l’obbiettivo di garantire una crescita della massa muscolare. Secondo numerose ricerche infatti i BCAA si sono rivelati come degli strumenti molto efficaci nel trattamento della fatica durante le sessioni di allenamento.
La spiegazione scientifica dietro questa loro caratteristica è da ricercarsi nella loro capacità di limitare il raggiungimento del cervello da parte del triptofano.
In questo modo dunque si riesce a limitare, in modo sostanziale, la sensazione di fatica che viene sperimentata durante la sessione di allentamento. Molto importante è inoltre la loro capacità di coadiuvare il recupero muscolare nel momento post allenamento.
Numerosi autori sono infatti stati in grado di dimostrare quanto la leucina, uno degli amminoacidi ramificati, sia in grado di favorire e , sotto certi aspetti di implementare, la sintesi proteica, favorendo, di pari passo, l’anabolismo muscolare.
Un integratore che, nel complesso, si rivela come molto efficace nell’ambito sportivo.
Quando assumere gli amminoacidi ramificati?
Ricordando le considerazioni fatte in precedenza riguardo struttura, e funzionamento, degli amminoacidi ramificati, è bene soffermarsi ora su quale sia momento migliore per la loro assunzione. Il primo parametro da prendere in considerazione per calcolare il loro dosaggio è quello di prendere in considerazione il peso del soggetto.
Al fine di garrire una buona stimolazione muscolare è bene che vengano garantiti 1g di BCAA ogni 10kg. Il momenti migliori per la loro assunzione riguarda, in generale, gli obbiettivi che si desidera raggiungere:
Pre-allenamento: In questo momento gli amminoacidi sono in grado, grazie alla loro particolare funzione, di consentire una sostanziale riduzione del catabolismo associato all’allenamento inteso, e a ridurre, di pari passo, al sensazione di fatica, per le ragioni descritte in precedenza.
Post allenamento: Anche questo caso abbiamo visto in precedenza i risultati raggiunti dalla ricerca scientifica: grazie infatti ad una migliore sensibilità, da parte de miofibrille muscolari, l’indirizzamnto dei nutrienti verso i distretti del corpo che li richiedono maggiormente è maggiore. Questo, in definitiva, consente di migliorare di molto il recupero del muscolo e, soprattutto, la sua crescita.
In generale comunque, che l’assunzione venata concentrata prima dell’allenamento o dopo, gli obbiettivi principali sono quelli di limitare, per quanto possibile, il catabolismo muscolare e, anzi, di incentivarlo. Un altro contesto nel quale il loro utilizzo si è rivelato come molto efficace, è quello del trattamento di alcune patologie che, come abbiamo vita in precedenza, si concretizzano nel sarcopenia.
I loro campi di applicazione sono insomma molto ampi, ma il loro massimo potenziale sono senza dubbio in grado di fornirlo nella alimentazione del soggetto sportivo che si sottopone a continuative sessioni di allenamento che necessitano di un adeguato supporto proteico.